Battisti cantava, ne "La canzone del sole", le calzette rosse...E da questo spunto mi si è aperto un mondo di pensieri! La calza in primavera! Allora, non fa caldo caldo caldo…ma
nemmeno freddo freddo freddo. Come regolarsi? Ovviamente le calze pesanti sono
out. A meno che in vista dell’estate non si voglia tentare una sauna un tantino
anomala è meglio riporle nei cassetti. Io di collant non me ne intendo molto…insomma
tutta quella questione venti denari, trenta denari…a me su per giù sembrano
tutte uguali. Le suddivido solo in due classi: quelle pesanti/invernali (a
volte anche coprenti) e quelle tendenzialmente trasparenti tecnicamente dette
“velate”(che messe una volta trovano il loro habitat naturale nel cestino
dell’indifferenziata). Poi ci sono quelle a rete che fanno gruppo a parte.
Quest’inverno ho comprato un paio di calze di pizzo, tutte ricamate, nere col
righino dietro, ma ho avuto occasione di indossarle solo una mezza volta per
una rapida uscita. Durante l’inverno preferisco questo genere di collant, o
anche quelli fatti con le fantasie a righe verticali, insomma non monotone ed
uniformi! Ma nel periodo autunno/inverno adoro anche le parigine! Sebbene per
uscire eviti comunque di indossarle..diciamo che devo ancora capire come e dove
indossarle senza sembrare ridicola. Trovo comode sotto i jeans anche quelle
semplici autoreggenti. Ma torniamo alla primavera! Probabilmente in questo
periodo vanno le calze a rete e quelle velate. Convenite? Ultima moda sono,
poi, le calze direttamente rotte
indossate con nonchalance sebbene a primo acchito chiunque si possa imbattere
in una visione del genere possa pensare: “C’è stato un incontro con un
randagio?” . E’ la moda! Che vogliamo farci! Un tempo (per quanto riguarda me
ancora adesso!) se una calza si sfilava bisognava correre ai ripari. Si cercava
di fermare lo sfilarsi con lo smalto trasparente laddove era possibile, o si
gettava direttamente. Queste calze già rotte invece non si limitano allo
“sfilato”, hanno anche veri e propri buchi! Quante volte allora sono uscita
alla moda, pur non volendolo perché all’improvviso mi accorgevo della
smagliatura sul collant! Sicuramente danno un’aria un po’ trasandata,
sbarazzina e rockettara. Tuttavia, circa la possibilità di indossarle devo
ancora pensarci. Uno spunto “d’artista” però giunge dalle passerelle di
Alexander Wang: le sue modelle sfilano in passerella con una sfacciata aria
rock. Se avete “coraggio” osatele pure, potrete sempre citare questo spunto da
passerella!
Alexander Wang e le sue proposte in passerella. |
E per quanto riguarda i colori? Beh, io lascerei perdere il bianco
“da infermierina” sinceramente (anche per quanto riguarda le calze a rete) e
ripiegherei più sul blu, o sul nero o sul color carne.A tal proposito apro un un ultimo
siparietto :solitamente le calze color carne non figurano affatto
nell’immaginario maschile come un indumento sexy. Erano indossate più dalle
mamme o dalle nonne, insomma sono state sempre collegate all’essere donna di
famiglia tutta casa e Chiesa. Tuttavia la futura regina d’Inghilterra: Kate
Middleton le adora a tal punto che le indossa quasi sempre. L’effetto “nudo” è
da primavera quindi se volete indossarle
sta a voi dimostrare che si può essere belle, eleganti e seducenti anche con un
paio di calze che per anni è stato destinato esclusivamente ad un target “da
mezza età”.
Kate Middleton e la calza "nude look". |
Carla Bruni e la calza "nude look". |
Infine, per concludere, le canzoni che avrei voluto proporvi oggi per accompagnare questo argomento sono ben due! Entrambe dei Garbage, una "Bleed like me" vi mostra una sensuale infermiera (interpretata dalla bellissima cantante del gruppo: Shirley Manson) che veste collant coprenti rigorosamente neri, e l'altra "Tell me where it hurts" dove vediamo la protagonista (sempre la nostra cantante) passare dai gambaletti, alle autoreggenti per arrivare alle calze velate. Lei sa proprio come indossarle! Per problemi di condivisione video mi è stato possibile recuperare solo il video della seconda. Per quanto riguarda la prima proposta se siete curiosi andatevela a vedere o sennò accontentatevi di questa immagine:
Shirley Manson in "Bleed like me". |
(A.)
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