mercoledì 29 maggio 2013


Panna, mandorle e cannella

 
Dopo aver accennato ai semlor nel mio ultimo post ho pensato "quasi quasi scrivo un post tutto sui dolci tipici svedesi". Se per abituarmi alla marmellata sulla carne e al caffè lungo mi c'è voluto un po', per i dolci invece è stato amore a prima vista. Ed eccoli:
 
 
Pepparkakor


I classici biscottini allo zenzero! Sono sottili, croccanti e con tanti cannella, zenzero, cardamomo e chiodi di garofano. La ricetta originale li vuole dolcificati con melassa e fatti lievitare con il bicarbonato. Il loro nome compare per la prima volta nel menù del banchetto nuziale del re Magnus Eriksson e di Blanka di Namur nel XIV secolo.
Sono collegati, tradizionalmente, con il Natale e il giorno di Santa Lucia ma il pepparkakans dag ("Giorno del Pan di Zenzero") è il 9 dicembre. Durante il periodo natalizio molte associazioni, scuole e università organizzano gare di casette di pandizenzero.




Le forme tradizionali sono cuori, maiali, stelle, "vecchini" e "vecchine". Ora sfato un mito: io, in Svezia, a forma di vecchini (o omini, che dir si voglia) non li ho mai visti! Nemmeno gli stampi. Le pasticcerie li propongono sempre a forma di cuore (un po' allungati e con i "lati" dritti) e nei supermercati (li vendono nei supermercati come in Italia biscotti da tè e tarallucci) sono tondi o a fiore.




Lussebullar
 
 
I lussebullar sono i dolci tipici di Santa Lucia (ma li trovate in tutte le pasticcerie svedesi per l'intero periodo natalizio). Sono delle brioche con zafferano e uvetta. Di solito sono a forma di S ma ne esistono molte varianti. Nascono nel 1600 in Germania e una leggenda dice siano stati inventati da Satana per attirare i bambini: per questo motivo, un tempo erano chiamati dövels, dove "Dovel" significava diavolo.
 
Varie forme di lussebullar.
 

Kanelbullar
 
 
Sono le girelle alla cannella. Anche se erano conosciute già dalla seconda metà del XIX secolo, diventano molto diffuse solo negli anni '20, in quanto gli ingredienti erano molto costosi prima della fine della I guerra mondiale. E' il classico dolce della fika (la "pausa caffè" svedese), da mangiare sorseggiando un caffè. Il Cafè Husaren, nel quartiere di Haga a Göteborg, ne ha creato la variante Hagabulle: è una girella alla cannella gigante, di quasi un chilo! Loro la consigliano per una romantica merenda in due, in ogni caso credo sia impossibile mangiarne una da soli in una sola tranche. Bisogna però ammettere che dà una certa soddisfazione vedersi davanti una girella grande quanto un piatto da pizza! Infine, il 4 ottobre è la Giornata delle Kanelbullar.
 
Parte del bancone del Café Husaren e, sotto, le hagabullar in una vetrina.

 

Semlor
 
 
Ne parlai già nel mio ultimo post. Sono delle brioche con cardamomo (perché gli svedesi se non mettono qualche spezia nei dolci non sono contenti) ripiene di una crema alle mandorle e sormontate da una montagna di panna montata. Il loro nome deriva dal termine latino "simila" usato per indicare la farina di grano. In origine infatti i semlor erano dei semplici panini; nel corso dei secoli sono poi stati arricchiti con tutti gli altri ingredienti. Sono il dolce tipico del periodo della Quaresima e, fino al 1960, era consentito servirli solo il Martedì Grasso. Ogni anno, nelle varie città svedesi, si stila una classifica dei migliori semlor.
 
(S.)

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