sabato 11 maggio 2013


Storia del baule


 

I bauli mi hanno sempre ispirata, un giorno voglio una casa con tanti bauli dove riporre di tutto (e considerando il mio disordine potrebbero essere dei validi alleati). Sono stati compagni inseparabili di ogni viaggiatore per millenni, ma ora sono poco più di oggetti d´arredamento o collezionismo. L´evolversi dei mezzi di trasporto ha imposto nuovi standard, in termini di dimensioni e peso, ai nostri bagagli.
 


Il baule più antico faceva parte del corredo funebre del faraone Tutankhamon (XIV secolo a. C.): la sua tomba conteneva una cinquantina di contenitori e casse di varie dimensioni, con al loro interno stoffe, cosmetici e oggetti d´uso quotidiano. Greci e Romani usavano, per i loro viaggi, grandi casse di legno e bronzo, dalla forma squadrata che li rendeva capienti e impilabili: i bauli dell´epoca privilegiavano la praticità all´eleganza. Questo “modello” resta inalterato fino al Medioevo, quando i vichinghi (tra il IX e il XV secolo) erano soliti remare seduti su cassapanche, dalle dimensioni standardizzate, all´occorrenza usate anche come letti. Con i pellegrinaggi in Terra Santa invece nascono i primi bagagli ”morbidi”: i pellegrini erano soliti portare con sé solo una bisaccia contenente una borraccia, un bastone e poco altro.
 
Baule di metà ´900

A partire dal ´700 il concetto di bagaglio inizia ad avvicinarsi a quello odierno. Arriva la moda del Grand Tour (che poteva durare parecchi mesi tra Europa e Asia) e si intensificano le traversate
Baule biblioteca
oceaniche: c´è la necessità di portarsi dietro di tutto, dai medicinali ai lettini avvolgibili. Esistevano bauli per ogni cosa, come il “baule-farmacia”, il “baule-biblioteca” o il “baule-letto”. Con l´avvento dei treni i trasporti diventano più veloci e nasce il concetto di “turista”. Nel 1841 viene inaugurata la prima agenzia di viaggi, la “Thomas Cook & Son” in Inghilterra. I trasporti diventano più a buon mercato e, a fare la differenza tra un ricco e un povero, non era più il mezzo di trasporto bensì il bagaglio! Vedono la luce i primi bauli griffati: il primo fu lanciato da Louis Vuitton, nel 1896. Sono anche gli anni, però, delle valigie di cartone degli emigranti.
 


Tra le due guerre mondiali un nuovo fenomeno rivoluzionò il bagaglio: il successo dell’automobile. Le dimensioni ridotte del bagagliaio (detto spesso “baule”) spinse a prediligere valigie più piccole: non c´era più bisogno che fossero impilabili, ma adattabili a ogni vano. Inoltre la sempre maggiore velocità dei mezzi di locomozione incoraggiò i viaggi brevi, per i quali era sufficiente portare con sé poche cose. Negli anni ´50 il trasporto aereo è ormai di uso comune e il baule viene definitivamente abbandonato a favore delle valigie di cuoio, più piccole e leggere. In seguito il baule venne “reinventato”, con l´invenzione della valigia rigida in polipropilene, alla quale, nel 1988, il pilota americano Robert Plath aggiunge le ruote, brevettando il trolley.
 
 
Baule per scarpe by Louis Vuitton

Oggi i bauli non vengono più usati per viaggiare ma potete comunque trovarne di tutti i tipi, compresi i bauli-portabottiglie e i bauli-ufficio!

 
Baule armadio by Martignoni 

Baule per vini

Baule ufficio by Timothy Oulton 
 
Vi serve qualche consiglio su come fare le valigie? Eccolo:
 (S.)

2 commenti:

  1. Ciao! Quello della foto, in particolare, non ricordo. Però è un modello molto classico, in voga soprattutto negli anni '50 ma prodotto ancora oggi. Su internet se ne trovano molti simili in vendita, sia vintage che di nuova produzione.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...