martedì 2 aprile 2013


E' solo per te, e per chi sa capire


E’ vero, il post col quale s’è dato inizio a questo blog focalizzava l’attenzione particolarmente su ciò che è la moda, l’arte, la musica, ciò che significano per noi innanzitutto, e poi non escludeva la possibilità di dare uno sguardo fuori. Insomma non ci siamo prefissate la regola di essere un blog-monade. Possiamo parlare di tutto, e anche andare fuori tema, in fondo la linea la scegliamo noi e la regoliamo in base all’umore, e soprattutto in base alla voglia di esprimere il pensiero che maggiormente ci sta a cuore. Già, ciò che ci sta a cuore, è questo il problema. C’è il pensiero banale, il pensiero serio, il pensiero fisso. Sono tre tipologie di pensieri che possono anche scambiarsi di ruolo, a seconda del soggetto pensante. No, non sono impazzita, fidatevi, né ho intenzione di fare la filosofa, sto solo dando sfogo ai miei pensieri in questa giornata uggiosa post-pasquetta e post-pesce d’aprile. Il mio motto è “I’m a red lost fish in a fishbowl”. I pesci rossi però non hanno memoria (beati loro!) ergo non hanno pensieri. Tornando alle tipologie di pensieri, dicevo, c’è il pensiero banale: quello che è un po’ come la moda che si consuma sulla passerella, veloce, come un gatto; c’è il pensiero serio, quello che ti fa stare lì sveglio anche in piena notte e non ti lascia vivere; e quello fisso: che resta così com’è, immutato nel mutare degli anni. I tre pensieri possono anche mescolarsi tra di loro. Possono combinarsi tra di loro creando complesse relazioni. Così nasce il mio pensiero: "serio e fisso". Che per qualcun altro può anche essere un pensiero fisso e banale, ma questo dipende dal soggetto pensante. Dipende dalla nostra scala di valori, da ciò che normalmente mettiamo a capo della piramide in riferimento ai nostri bisogni. Il mio pensiero oggi è questo: seguendo i sentimenti non si arriva alla felicità. Mi dispiace per i materialisti, le fashion blogger di mestiere, e chi più ne ha più ne metta, ma il mio pensiero gira sempre intorno a ciò che è il motore del mondo: il sentimento. In fondo chi negherebbe che il sentimento permei il nostro essere, ciò che facciamo? Forse però mi rendo conto d’esser finita nell’epoca sbagliata. Sarei dovuta nascere in un’epoca lontana, magari quella raccontata da Shakespeare, un’epoca romantica, quella di Romeo e Giulietta. Qui non c’è spazio per i miei pensieri. Ahimè. Non c’è spazio per i sogni, né per i sentimenti. E sarò sbagliata in un mondo giusto, (o giusta in un mondo sbagliato … ma questo non lo saprò mai), però in virtù di ciò che sento farei comunque qualsiasi cosa per quel colui che è la sostanza del mio pensiero, anche se lui ha una piramide diversa e probabilmente ha combinato i pensieri in modo differente dal mio. (A) 


Romeo and Juliet: Dire Straits
                             


Romeo and Juliet: The Killers 
   


"Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?"
                                       William Shakespeare

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