venerdì 26 aprile 2013


Collant&Collant

Battisti cantava, ne "La canzone del sole", le calzette rosse...E da questo spunto mi si è aperto un mondo di pensieri! La calza in primavera! Allora, non fa caldo caldo caldo…ma nemmeno freddo freddo freddo. Come regolarsi? Ovviamente le calze pesanti sono out. A meno che in vista dell’estate non si voglia tentare una sauna un tantino anomala è meglio riporle nei cassetti. Io di collant non me ne intendo molto…insomma tutta quella questione venti denari, trenta denari…a me su per giù sembrano tutte uguali. Le suddivido solo in due classi: quelle pesanti/invernali (a volte anche coprenti) e quelle tendenzialmente trasparenti tecnicamente dette “velate”(che messe una volta trovano il loro habitat naturale nel cestino dell’indifferenziata). Poi ci sono quelle a rete che fanno gruppo a parte. Quest’inverno ho comprato un paio di calze di pizzo, tutte ricamate, nere col righino dietro, ma ho avuto occasione di indossarle solo una mezza volta per una rapida uscita. Durante l’inverno preferisco questo genere di collant, o anche quelli fatti con le fantasie a righe verticali, insomma non monotone ed uniformi! Ma nel periodo autunno/inverno adoro anche le parigine! Sebbene per uscire eviti comunque di indossarle..diciamo che devo ancora capire come e dove indossarle senza sembrare ridicola. Trovo comode sotto i jeans anche quelle semplici autoreggenti. Ma torniamo alla primavera! Probabilmente in questo periodo vanno le calze a rete e quelle velate. Convenite? Ultima moda sono, poi,  le calze direttamente rotte indossate con nonchalance sebbene a primo acchito chiunque si possa imbattere in una visione del genere possa pensare: “C’è stato un incontro con un randagio?” . E’ la moda! Che vogliamo farci! Un tempo (per quanto riguarda me ancora adesso!) se una calza si sfilava bisognava correre ai ripari. Si cercava di fermare lo sfilarsi con lo smalto trasparente laddove era possibile, o si gettava direttamente. Queste calze già rotte invece non si limitano allo “sfilato”, hanno anche veri e propri buchi! Quante volte allora sono uscita alla moda, pur non volendolo perché all’improvviso mi accorgevo della smagliatura sul collant! Sicuramente danno un’aria un po’ trasandata, sbarazzina e rockettara. Tuttavia, circa la possibilità di indossarle devo ancora pensarci. Uno spunto “d’artista” però giunge dalle passerelle di Alexander Wang: le sue modelle sfilano in passerella con una sfacciata aria rock. Se avete “coraggio” osatele pure, potrete sempre citare questo spunto da passerella!


Alexander Wang e le sue proposte in passerella.


 E per quanto riguarda i colori? Beh, io lascerei perdere il bianco “da infermierina” sinceramente (anche per quanto riguarda le calze a rete) e ripiegherei più sul blu, o sul nero o sul color carne.A tal proposito apro un un ultimo siparietto :solitamente le calze color carne non figurano affatto nell’immaginario maschile come un indumento sexy. Erano indossate più dalle mamme o dalle nonne, insomma sono state sempre collegate all’essere donna di famiglia tutta casa e Chiesa. Tuttavia la futura regina d’Inghilterra: Kate Middleton le adora a tal punto che le indossa quasi sempre. L’effetto “nudo” è da primavera  quindi se volete indossarle sta a voi dimostrare che si può essere belle, eleganti e seducenti anche con un paio di calze che per anni è stato destinato esclusivamente ad un target “da mezza età”. 


Kate Middleton e la calza "nude look".


Carla Bruni e la calza "nude look".




Infine, per concludere, le canzoni che avrei voluto proporvi oggi per accompagnare questo argomento sono ben due! Entrambe dei Garbage, una "Bleed like me" vi mostra una sensuale infermiera (interpretata dalla bellissima cantante del gruppo: Shirley Manson) che veste collant coprenti rigorosamente neri, e l'altra "Tell me where it hurts" dove vediamo la protagonista (sempre la nostra cantante) passare dai gambaletti, alle autoreggenti per arrivare alle calze velate. Lei sa proprio come indossarle! Per problemi di condivisione video mi è stato possibile recuperare solo il video della seconda. Per quanto riguarda la prima proposta se siete curiosi andatevela a vedere o sennò accontentatevi di questa immagine:

Shirley Manson in "Bleed like me".


(A.)


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