venerdì 31 maggio 2013


Paglia e Rafia

D&G

Se leggendo il titolo la prima cosa cui avete pensato è stata "Devo far riparare le sedie della nonna!", vi capisco, ma siete fuori strada. Se invece vi vengono in mente le borse da mare e un bel cappellone a falda larga che fa tanto diva, cominciamo a capirci.

Mai come quest’anno, la rafia ha spopolato sulle passerelle, specie su quella di Dolce&Gabbana, dove è stata declinata in vari colori per gli accessori ed anche indossata, intrecciata come a creare antichi bustier.


Devo dire che in questa stagione la prima ad aver colpito la mia attenzione è stata questa borsetta di Missoni, vista in una vetrina qualche mese fa. La rafia è come lavorata all'uncinetto a punto nocciolina e con tracolla a catena in resina.



Ebbene sì, la rafia è perfetta anche come borsetta da giorno o da sera e in città. Del resto non parliamo del classico e semplice intreccio di paglia che siamo sempre state abituate a vedere. La rafia si fa scultura e si colora creando, da sola o accostata ad altri materiali, oggetti preziosi e freschi per l’estate che (si spera!) sta arrivando. Che siano borse... 


Borse Kocca_PE 2013.

Dolce Bag in rafia lavorata come fosse
un sottopentola, D&G_PE 2013.

Dolce Bag, stampa a righe con profili in rafia_PE 2013.

Borsa Marni_PE 2013.


Borsa in vimini Charlotte Olympia_PE 2013.

Carpisa 2013


Pochette in paglia con chiusura gioiello di Hoss Intropia_PE 2013.

Pochette Ermanno Scervino con dettagli in swarovski_PE 2013.

Clutch in rafia colorata Zara_PE 2013.

Che siano accessori…

Borsalino


E che siano scarpe…

Ballerina Bata.

D&G

Fendi

Sergio Rossi

D&G
Tuttavia, non disdegniamo la classica borsa da mare, con cui poter essere chic anche in spiaggia! 

Carpisa 2013

Balenciaga 2011

Furla 2013

P.S.: Ora che avete letto il post, correte pure a far riparare le sedie!



(M.)



giovedì 30 maggio 2013


Il look Baby Doll di Yves Saint Laurent per un makeup irresistibilmente audace e terribilmente preciso.

Sicuramente  dopo aver sperimentato il makeup di Yves Saint Laurent sono rimasta molto soddisfatta. Non mi sono mai avvicinata più di tanto al trucco in generale, questo fa sì anche che non mi ci riveda poi tanto col viso tutto “impiastricciato” di colori. Ammetto, però, di invidiare quelle ragazze che sanno truccarsi bene, che sanno portare un rossetto senza sbavature, che sanno mettere un ombretto che renda l’occhio ben visibile soprattutto che sono capaci di mettere l’eyeliner senza sembrare pugili andate al tappeto. Io mi impegno poco, questo è pur vero. Anzi per niente. C’è gente che per imparare prova a tempo perso davanti lo specchio prima della doccia serale, io mi scoccerei troppo. Preferisco fare altre cose. Ok, si lo so, non sono una brava fashion blogger. Ma questo l’ho sempre detto, anzi ad essere sincera non mi piace che mi si “appioppi” una tale denominazione. Non sono una fashion blogger, sono una blogger e basta. Perché restare incastrata in una categoria quando posso spaziare liberamente? Bando alle ciance, andiamo al sodo. Dicevo, l’esperienza YSL mi ha avvicinata al trucco, mi ha incuriosita, ed io parlo solo di cose che mi incuriosiscono. Oggi quindi vi parlo dl look  PE 2013 makeup di Yves Saint Laurent. Così testo anche un po’ la mia preparazione. La maison ha creato una linea tutta incentrata sulla potenza dello sguardo, a mio parere. Il look si chiama Baby Doll. Tutto ruota attorno al mascara, declinato in diversi colori: marrone, blu, viola ed il classico nero. Le setole dell’applicatore, per come sono strutturate, separano, coprono e moltiplicano le ciglia, creando volume e  regalando uno sguardo profondo. Poi abbiamo l’eyeliner che per il look Baby Doll è rosa. Sulle labbra è consigliato Rouge Pur Couture: una nuova tonalità di rosa per un’innocente seduzione. Offre una tenuta ed una luminosità senza confronto. Concludendo c’è anche lo smalto: rosa Baby Doll che garantisce resistenza e brillantezza, asciugatura rapida e precisione estrema. Per chi poi non lo sapesse, Yves Saint Laurent ha offerto la possibilità di offrire una libera interpretazione su tale look, inviando una foto presso l’indirizzo presente sul sito di Grazia. L’interpretazione più meritevole sarà premiata da Yves Saint Laurent per realizzare un tutorial per il look. Per maggiori informazioni consultate il sito di Grazia! anche io ho postato la mia interpretazione!
Look Baby Doll.

Eyeliner Baby Doll.
Mascara Baby Doll.

Rossetto Baby Doll.

Smalto Baby Doll.


 In attesa di come voi interpretiate il look Baby Doll, io vi propongo questo video dei Dire Straits: “Romeo and Juliet”. Il makeup della ”Giulietta” che vediamo  nel video, a mio parere, rende molto bene il concetto Baby Doll. (A.)



mercoledì 29 maggio 2013


Panna, mandorle e cannella

 
Dopo aver accennato ai semlor nel mio ultimo post ho pensato "quasi quasi scrivo un post tutto sui dolci tipici svedesi". Se per abituarmi alla marmellata sulla carne e al caffè lungo mi c'è voluto un po', per i dolci invece è stato amore a prima vista. Ed eccoli:
 
 
Pepparkakor


I classici biscottini allo zenzero! Sono sottili, croccanti e con tanti cannella, zenzero, cardamomo e chiodi di garofano. La ricetta originale li vuole dolcificati con melassa e fatti lievitare con il bicarbonato. Il loro nome compare per la prima volta nel menù del banchetto nuziale del re Magnus Eriksson e di Blanka di Namur nel XIV secolo.
Sono collegati, tradizionalmente, con il Natale e il giorno di Santa Lucia ma il pepparkakans dag ("Giorno del Pan di Zenzero") è il 9 dicembre. Durante il periodo natalizio molte associazioni, scuole e università organizzano gare di casette di pandizenzero.




Le forme tradizionali sono cuori, maiali, stelle, "vecchini" e "vecchine". Ora sfato un mito: io, in Svezia, a forma di vecchini (o omini, che dir si voglia) non li ho mai visti! Nemmeno gli stampi. Le pasticcerie li propongono sempre a forma di cuore (un po' allungati e con i "lati" dritti) e nei supermercati (li vendono nei supermercati come in Italia biscotti da tè e tarallucci) sono tondi o a fiore.




Lussebullar
 
 
I lussebullar sono i dolci tipici di Santa Lucia (ma li trovate in tutte le pasticcerie svedesi per l'intero periodo natalizio). Sono delle brioche con zafferano e uvetta. Di solito sono a forma di S ma ne esistono molte varianti. Nascono nel 1600 in Germania e una leggenda dice siano stati inventati da Satana per attirare i bambini: per questo motivo, un tempo erano chiamati dövels, dove "Dovel" significava diavolo.
 
Varie forme di lussebullar.
 

Kanelbullar
 
 
Sono le girelle alla cannella. Anche se erano conosciute già dalla seconda metà del XIX secolo, diventano molto diffuse solo negli anni '20, in quanto gli ingredienti erano molto costosi prima della fine della I guerra mondiale. E' il classico dolce della fika (la "pausa caffè" svedese), da mangiare sorseggiando un caffè. Il Cafè Husaren, nel quartiere di Haga a Göteborg, ne ha creato la variante Hagabulle: è una girella alla cannella gigante, di quasi un chilo! Loro la consigliano per una romantica merenda in due, in ogni caso credo sia impossibile mangiarne una da soli in una sola tranche. Bisogna però ammettere che dà una certa soddisfazione vedersi davanti una girella grande quanto un piatto da pizza! Infine, il 4 ottobre è la Giornata delle Kanelbullar.
 
Parte del bancone del Café Husaren e, sotto, le hagabullar in una vetrina.

 

Semlor
 
 
Ne parlai già nel mio ultimo post. Sono delle brioche con cardamomo (perché gli svedesi se non mettono qualche spezia nei dolci non sono contenti) ripiene di una crema alle mandorle e sormontate da una montagna di panna montata. Il loro nome deriva dal termine latino "simila" usato per indicare la farina di grano. In origine infatti i semlor erano dei semplici panini; nel corso dei secoli sono poi stati arricchiti con tutti gli altri ingredienti. Sono il dolce tipico del periodo della Quaresima e, fino al 1960, era consentito servirli solo il Martedì Grasso. Ogni anno, nelle varie città svedesi, si stila una classifica dei migliori semlor.
 
(S.)

martedì 28 maggio 2013


La bianca estate.

Anche se la stagione tarda ad arrivare, noi non ci arrendiamo e continuiamo a portarci avanti con il lavoro!

E’ il colore/non-colore per eccellenza. Perfetto, luminoso e classico. Elegante e fresco, passepartout per ogni occasione (eccetto se si è ospiti di un matrimonio),  il look total white fa subito estate, specie con abiti larghi e svolazzanti.

Blumarine propone un total white con giochi di trasparenze
per la PE 2013.

Trench Burberry PE 2013

Trench Fay PE 2013

Gucci PE 2013

C’è chi lo ha scelto da una vita e non indossa altro, come Carla Fracci, risultando sempre perfetta (ma direi che la Signora Fracci ci metta molto del suo).



A volte il semplice abito bianco può apparire monotono o troppo lineare, ma per sveltirlo basta poco. Un ricamo, un dettaglio o un accessorio colorato, in rosso o in turchese o in oro e diventa perfetto per le vostre calde serate!

Gonna lunga dal sapore hippie, con
plissè in vita e ricami_Promod

Abito un po' hippie e un po' folk con inserti in
pizzo sangallo, trafori e ricami_Promod

Abito bianco con accessori in cuoio_Ralph Lauren PE 2011

Abito con dettagli in rosso_Versace PE 2011

Mini-dress abbinato a scarpe
verde acqua_Silvian Heach PE 2013.


Il grande classico per ogni stagione è l’accostamento black and white, facendo però attenzione a non esagerare con il nero, onde evitare che in estate il look risulti troppo "pesante".

John Richmond PE 2011

Attenzione! Si sa, il bianco non snellisce di certo, quindi bisogna prima di tutto guardare al modello e alla nostra figura. In più alcune trame possono risultare piuttosto trasparenti alla luce, creando un effetto che può risultare fastidioso. Sarebbe bene, quindi, optare per tessuti più spessi o foderati o un intimo color nude.

Per la P/E 2013 il bianco è entrato anche nelle tendenze per la manicure. Molte case di moda hanno scelto tonalità bianche e lattiginose per le unghie delle loro modelle alle recenti sfilate. Devo dire che è una scelta che apprezzo molto: è un colore che dona ad ogni incarnato, ma chi crede che sia discreto si sbaglia di grosso! Al contrario attira molto l'attenzione sulle mani e per portarlo occorre una manicure perfetta

Dalla passerella di Honor PE 2013.


Jennifer Lawrence lo sceglie per gli Oscar 2013.

Backstage Chanel 2013.

Certo, con molte di queste proposte non credo riuscireste a seguire il consiglio di A. di indossare questo colore e fare capoeira, tuttavia che vogliate praticarla o no, vi consiglio di non farvi mancare un qualcosa di bianco nel guardaroba! 





(M.)



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